Il missile Oreshnik scuote l’Europa. Reazioni dalla Polonia e dalla Germania dopo il lancio russo che punta a cambiare il corso della guerra.
Il missile Oreshnik lanciato da Vladimir Putin rappresenta un segnale di escalation nella guerra in Ucraina. Con una velocità superiore agli 11 Mach e la capacità di trasportare testate multiple, questa nuova arma balistica si pone come un simbolo del potere russo, capace di raggiungere obiettivi in tutta Europa. Il suo debutto, avvenuto con un attacco a Dnipro il 21 novembre, è stato accolto con preoccupazione dalle forze occidentali.
La nuova minaccia del missile Oreshnik
Secondo le dichiarazioni di Putin, il missile non è un aggiornamento di vecchi sistemi ma un progetto innovativo, una “garanzia per l’integrità territoriale della Russia”. Questa nuova arma non solo mira a consolidare la posizione di Mosca nel conflitto con l’Ucraina, ma invia un messaggio diretto ai Paesi NATO.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Donald Tusk, premier polacco, ha definito il lancio come un passo verso “l’ignoto”, esprimendo il timore che la guerra possa evolversi in un conflitto globale. A sua volta, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di un’escalation terribile, evidenziando la pericolosità di questa nuova fase del conflitto.
Le risposte dell’Europa e il rischio di escalation
In risposta alla minaccia rappresentata dal missile Oreshnik, la NATO ha convocato un summit straordinario per discutere le implicazioni del nuovo scenario. Parallelamente, in Germania è stato predisposto un piano di emergenza che prevede il dispiegamento di centinaia di migliaia di soldati in caso di escalation nel fronte orientale.
Anche il Regno Unito e la Francia hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina. In un articolo congiunto, i ministri degli Esteri David Lammy e Jean-Noel Barrot hanno dichiarato che faranno “tutto il necessario” per garantire una pace duratura, condannando le azioni russe come una minaccia alla sicurezza europea.
Da Kiev, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito l’urgenza di rafforzare i sistemi di difesa aerea per proteggere i cieli ucraini dai nuovi rischi. Zelensky ha inoltre sottolineato che solo una risposta decisa da parte della comunità internazionale potrà fermare l’espansione del conflitto.
La nuova fase della guerra, scandita dall’uso del missile Oreshnik, segna un momento cruciale non solo per il conflitto in Ucraina, ma per la stabilità dell’intero continente europeo. L’attenzione resta alta, con i leader occidentali chiamati a rispondere a una sfida senza precedenti.